venerdì 17 ottobre 2014

LETTURE, PINOCCHI ... E FANTASIA, nel laboratorio di Sofia Boccato

La storia del burattino più famoso del mondo, riproposta dalla briosa penna di Roberto Piumini, per edizioni EL nella collana Una fiaba in tasca, si presta ad una lettura animata breve, per bambini dai 5 ai 7 anni, che permette di soffermarsi sui passaggi fondamentali dell'opera di Collodi. Le immagini dinamiche e dai colori vivaci di Lucia Salemi, accompagnano la narrazione, ne completano il senso e offrono spunti per una reinterpretazione grafica di Pinocchio.
In questa direzione si è, dunque, mosso il laboratorio di Sofia Boccato, giovane artista e illustratrice adriese (che è possibile conoscere grazie al suo blog http://sophiaboccato.blogspot.it/) che ha offerto ai bambini materiale di riciclio per una nuova, moderna e simpatica versione del burattino di legno.





Ai bambini è stata consegnata una grande P di Pinocchio, già colorata e con una faccia abbozzata, che hanno dovuto completare aggiungendo a piacere le parti mancanti.








Ecco che armati di colla cercano di posizionare gli occhi, dando loro un'espressione simpatica, incuriosita, stupita, annoiata...









Ed ora è la volta dei capelli che, morbidi e voluminosi, vengono aggiustati in modo da creare una pettinatura... speciale!




Il burattino è quasi pronto ma, per diventare un buon bambino, deve essere vestito: con una camicetta e un papillon diviene un Pinocchio d'eccezione!










Il cappello con carta di giornale gli dona un aspetto quasi... intellettuale!



E con un lungo naso, che scorre in avanti e all'indietro a seconda della quantità di bugie o di verità raccontate, il nostro Pinocchio è concluso. Ora invita ogni bimbo a conoscerlo, nelle opere di letteratura per l'infanzia che narrano di lui e delle sue avventure, per una storia che da sempre è metafora di crescita e maturazione.



Complimenti a Sofia Boccato per averlo ideato, a tutti i bambini che hanno partecipato attivamente per averlo realizzato e ai fotografi, Vittorino Zambello e Alessandro Previato, per averlo ben... immortalato!

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