mercoledì 31 agosto 2016

A... COME ACCOGLIENZA

Ormai il mese di Agosto ci regala gli ultimi scampoli di vacanza, ma il calendario, con orgoglio, ci ricorda che da domani è ora di girare pagina, di cambiare ritmi e di iniziare nuovi, stimolanti percorsi.
ACCOGLIENZA è la parola chiave per entrare o rientrare a scuola, con il piede giusto.
E, allora, nulla di meglio di una bella storia, declinata poi in varie attività a seconda degli obiettivi da perseguire.

Con i piccoli di classe 1^, nuovi alunni, il "Benvenuto" può essere dato dall'albo Lettere con i lacci di Cristina Falcòn Maldonado e Marina Marcolin, per Kalandraka, che ben si sposa con la presentazione delle lettere dell'alfabeto che poi dovranno imparare a riconoscere.
Ma anche per le classi 2^ e 3^ può divenire un'opportunità di accoglienza, se utilizzato per giochi di parole quali acrostici o mesostici oppure per attività grafiche come la lettera, cartonata, che diventa cornice o contenuto di un disegno.



"Flor sa leggere. (...).
Secondo lei (...) le lettere ti raccontano tante storie come fa la mamma".





La storia di Flor e dei suoi fratelli viene ricamata dalla penna di C. Falcòn Maldonado. La protagonista, di sette anni, ama andare a scuola e leggere, perché le lettura le regala il sogno ad occhi aperti, la magia di storie nuove ed emozionanti, lo spettacolo di una fervida immaginazione.
Ogni pagina è accompagnata dal disegno di una lettera dell'alfabeto che rappresenta altro: l'h è un cavallo, la o un biscotto da inzuppare, la t una scrivania... E, nel contempo, la pagina speculare immortala un momento della narrazione, restituendolo al lettore con lo stile leggiadro e delicato degli acquerelli di M. Marcolin.
Davvero si tratta di un albo con due storie allo specchio: quella delle parole e quella delle immagini, legate da un unico filo conduttore: un ALFABETO di emozioni e suggestioni...


... alfabeto che può divenire di stoffa o di gomma, come nel caso della foto, da cucire con aghi di plastica e filo di lana, che seguono un profilo già delineato, come laboratorio di pregrafismo per creare le condizioni di apprendimento della letto-scrittura.



Lettere tra i lacci, dunque, non solo come storia ma anche come esperienza tattile e di motricità fine.

LETTERE TRA I FILI
DELICATE E SOTTILI;
MORBIDE E SETOSE
BIRICHINE E CURIOSE;
PRONTE PER LA SCRITTURA
E PER GARE DI BRAVURA,
PER STORIE A PIU' NON POSSO
DA CUCIRSI TUTTE ADDOSSO!




Età consigliata: dai 6 agli 8 anni, con gli opportuni adattamenti suggeriti

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