domenica 8 ottobre 2017

ACCOGLIERE CON... LE PAROLE PER STARE INSIEME, Aa. Vv., Fatatrac

Il primo periodo di scuola, (per me di alcune settimane), è per eccellenza dedicato all'accoglienza; degli alunni noti, che arrivano con nuove esperienze ed aspettative; degli alunni nuovi, con il loro bagaglio di vissuti da condividere e l'attesa di essere inseriti attivamente nel gruppo; dei docenti, già presenti e appena arrivati, che devono conoscere e imparare a condividere con una comunità scolastica allargata...

Insomma, parola d'ordine per tutti: ACCOGLIERE!!!
E passare dall'IO al NOI, attraverso il linguaggio e la vita quotidiana.

Fatatrac, con il formato dei libri in cards, maneggiabili e adattabili ad ogni situazione, propone ancora una volta un titolo che ben si adatta a questa necessità: Le parole per stare insieme, Un alfabetiere per crescere, Aa. Vv.
Così si apre il cofanetto e si iniziano ad ammirare le "pagine staccate" dell'albo con la doppia facciata, scritta e illustrata. Le carte si possono estrarre a sorte, scegliere opportunamente, utilizzare da un lato o dall'altro... insomma si prestano a mille e più utilizzi creativi.

21 lettere (dell'alfabeto italiano), 21 alunni di classe quinta. L'idea: ciascuno estrae una lettera, da un contenitore, e si trova quindi abbinato ad una precisa filastrocca con l'illustrazione. 
La legge, la impara e la recita con espressività, come forma di condivisione.


Ma questo è solo l'inizio. Poi presenta agli altri se stesso, scegliendo le parole per farlo, attraverso un ACROSTICO. E allora ha inizio il lavoro a piccoli gruppi, per chi riesce a rievocare più parole con quella lettera iniziale ed, eventualmente, aiutare gli altri. Occorrono: nomi, verbi, aggettivi, avverbi, preposizioni e congiunzioni... insomma, si realizza un vero e proprio ripasso grammaticale sotto forma di "gioco testuale" creativo.

Tre divengono le tipologie principali, scelte per descriversi, legate anche ai diversi livelli di competenza nell'uso della lingua italiana:
1. un elenco di nomi, relativo ad un particolare settore;
2. un testo narrativo semplice;
3. una poesia, con l'uso metaforico delle parole.
Qui riporto tre esempi, utilizzando il mio nome, che sono rappresentativi dei prodotti realizzati dagli alunni. Quelli, invece, vengono affissi a cartelloni di classe.



Segue, quindi, la scrittura di un ALFABETIERE di classe, con gli atteggiamenti richiesti a scuola. Riporto uno stralcio dei tre lavori, prodotti dai rispettivi gruppi, con colori diversi. Ancora una volta la ricerca diventa lessicale e passa dal dialogo al dizionario dei sinonimi, cartaceo e on-line, pur di completare l'elenco alfabetico.

Arrivare puntuali alle lezioni
Buttare i rifiuti nell'apposito cestino
Compiere delle buone azioni
...
Usare le forbici quando richiesto
Verificare se si ha il materiale
Zittire il compagno se disturba


Il lavoro continua con un GIOCO, a squadre; si tratta di una sorta di staffetta di parole che iniziano con una lettera dell'alfabeto estratta a sorte. Anche i termini, oltre all'iniziale comune, devono appartenere ad uno stesso campo semantico, indicato a priori. Perché il gioco divenga veramente cooperativo, durante le gare, si mescolano continuamente i componenti. In questo modo la vittoria non è di un gruppo versus un altro, che è riuscito a trovare più parole, ma di un "noi" che impara a riflettere su quali termini utilizza con più confidenza e su quali necessita, invece, di una ricerca, di uno studio e di un'acquisizione approfonditi.


E, come ogni evento che si rispetti, anche in questo caso chiudiamo in POESIA togliendo delle pagine da un vecchio libro, ormai non più rieditato (Bimbolo di Ines Widmann, Edizioni La Sorgente), e cercando il testo nascosto, tra le sue parole, attraverso la tecnica del caviardage. Anche qui nulla è scontato: la selezione dev'essere concorde sotto il profilo grammaticale e semantico, con tanto di scelta di titolo. Il lavoro procede a piccoli gruppi di tre alunni e, di nuovo, lascia tutti sbalorditi, anche per l'uso evocativo della punteggiatura.


EMOZIONI

La pioggia,
dispersa da un raggio di sole,
attende…
la gioia e l’accoglienza
del cuore.


L’ATTESA

Da tempo,
accanto a una segheria abbandonata,
al chiaro di luna,
la nonna
sorrise soddisfatta: tutto era pronto.


TUMULTO

Buonanima spazientita,
sospetto rosso…
tragitto unico e
spaventoso.
Vergogna nera?
IL DESIDERIO

E la sua piccola anima ferita,
aveva un unico desiderio: conforto;
soffocato dalle lacrime, 
si aggrappò alla nonna.


Accogliere significa, dunque, ADATTARE, ACCOMPAGNARE, CAPOVOLGERE I PUNTI DI VISTA, LASCIARE SPAZIO E CREARE NUOVI ORIZZONTI DI SENSO.
Questa consapevolezza è partita da un vivace lavoro sulle parole che, ora, deve tradursi in gesti concreti, capaci di consolidare una pratica quotidiana di condivisione e cooperazione, per essere autenticamente un NOI, come un puzzle...


Età di lettura consigliata: dagli 8 anni in su

giovedì 8 giugno 2017

STORIE, IDEE E SPUNTI PER VACANZE "ANTI - NOIA"

Le vacanze estive sono alle porte, con il carico di aspettative bellissime che porta con sé ma anche di alcune preoccupazioni per grandi e piccini: "Cosa fare? Con chi stare? Dove andare?".
Del resto, per alcuni bambini se le vacanze sono un periodo tanto desiderato, per staccare dalla routine e concedersi il meritato riposo, dall'altro coincidono con un tempo non organizzato, che necessita della capacità di gestire, al meglio, anche la noia. 
Mi ha stupito, per altro, come negli ultimi mesi, per case editrici diverse siano usciti tre albi illustrati che affrontano il tema della noia.

Per i più piccoli: Uffa, Che noia! di Henrike Wilson, per Beisler editore, affida ad un orsetto la scoperta che il "non far niente" serba spesso delle sorprese inaspettate, che basta solo saper cogliere, guardandosi attorno.

Dai 6/7 anni: Un grande giorno di niente, di Beatrice Alemagna, per Topipittori, invece, ha per protagonista un bambino alle prese con la noia; una noia che inizia a serpeggiare già dall'inizio della storia, perché legata ai soliti luoghi e alle solite abitudini, ma che esplode nel momento della caduta del videogioco nell'acqua. Solo allora, privata della sicurezza dell'oggetto virtuale, la mente del bambino si apre a nuove esperienze sensoriali ed emozionali, sul piano reale, con una soddisfazione piena e condivisa.

Lea e l'elefante, di Kim Sena, per Orecchio Acerbo, è una storia dolce, dal sapore profondamente simbolico, che getta un raggio di luce sulle conseguenze della noia; talvolta, infatti, si può arrivare a mentire, pur di non ammettere la solitudine che ne deriva, ma fortunatamente la presenza dell'altro è sempre capace di trasformare le delusioni in nuove conquiste, del cuore.

Gli albi illustrati, grazie al potere evocativo dell'immagine, riescono a trasmettere la liberazione dalla noia e la conquista di nuove consapevolezze con l'uso del colore che, all'improvviso, diventa brillante e vibrante.

In Uffa, che noia! il grigiore uggioso iniziale si trasforma in tinte, che si riempiono via via di luce e di gioia.

In Un grande giorno di niente, l'arancio che, nell'esordio, caratterizza solo il bambino, alla fine si mescola ai colori caldi e accoglienti della natura e degli affetti che scopre accanto a sé.

In Lea e l'elefante, il contrasto tra il prima e il dopo, diviene evidente nel passaggio da bianco e nero a colore, che dona un'armonica policromia all'insieme.


Per il periodo imminente delle vacanze, con i bambini sono stare realizzate, quindi, delle speciali "borsette anti-noia" con un oblò centrale, che permette di intravederne all'interno, il contenuto.


C'è chi ha pensato al mare, chi allo spazio e chi a qualcosa di più "domestico" (la lavatrice e la macchina fotografica). Con molta fantasia e con un po' di lavoro (ritaglio e collage, disegno e colore) sono state completate. 
Ora sono pronte per accogliere le tracce, significative, dell'estate e per essere accompagnate da uno speciale messaggio... liberamente ispirato agli albi letti ed apprezzati.




BORSE CON FONDALI MARINI,
con conchiglie, alghe e coralli,
 pesciolini colorati e perline...










E, SUL RETRO,
UN AUGURIO 
speciale...








Caro/a alunno/a,
si apre per te il tempo libero delle vacanze, in cui godersi l’estate, il sole e la natura.
Ci saranno momenti in cui riposare, altri in cui giocare, altri in cui leggere e imparare e altri ancora in cui distrarre la noia con attività creative, che ti permettano di riscoprire la bellezza delle cose che ti circondano.
Potrai, allora,… perderti a guardare il cielo e immaginare le forme delle nuvole, respirare i profumi dell’erba, dei fiori e dei frutti maturi, immergere le mani nella terra e nell’acqua per scoprire consistenze e temperature differenti, cercare ed osservare da vicino gli insetti, salire su un’altura e guardare dall’alto il paesaggio, fingere di muoverti come alcuni animali… e se dovessi ancora sentirti solo/a, puoi sempre condividere tutti questi momenti con un amico, nuovo o già conosciuto.
Ricorda che la noia, sana e bella dell’estate, è anche un’occasione di scoperta!
Ti auguro, quindi, di fare scorpacciate di nuove esperienze e di avventure e di conservarne le tracce nella “borsetta anti-noia” da te realizzata.
A settembre, porta a scuola ogni cosa che le ricordi: una foto, un disegno, un diario, degli oggetti… che raccontino la tua indimenticabile estate.
BUONE VACANZE!
Cristina

lunedì 29 maggio 2017

IL MAGGIO DEI LIBRI... CON LUPI, RAGNETTI E "SPUNK"

Leggere per divertirsi, leggere per conoscere, leggere per vivere altre vite, leggere per immaginare... tanti
sono i motivi per cui leggere e ciascuno ne può trovare mille ma, quest'anno, nell'aderire all'edizione 2017 del Maggio dei libri la declinazione principale data alla lettura è stata quella di produrre benessere.
STAR BENE... LEGGENDO, questo il motto che ha animato la mattinata del 27 maggio con laboratori di lettura, ad alta voce, ad opera dei volontari dell'Associazione Culturale Leonardo Da Vinci,  e con attività artistiche, all'insegna della creatività e del riciclo, per dare un volto ai protagonisti delle storie ascoltate, in un clima di condivisione del piacere di una storia, assieme a genitori e insegnanti.


Tre sono stati i libri scelti per l'occasione, divisi per fasce di età:

Per i 6/7 ANNI

Il lupo che saltò fuori da un libro, di Thierry Roberecht, illustrato da Gregoire Mabire per Valentina edizioni.
Una storia simpatica e buffa, che ha per protagonista un lupo alla ricerca del libro da cui, per sbaglio, è uscito e che non riesce a ritrovare. In questo suo percorso di recupero delle origini, scandito da un effetto ripetizione che ai bambini dona più di un sorriso, l'animale per eccellenza feroce e prepotente si riscoprirà, invece, disorientato e impaurito.
Solo alla fine approderà, in ritardo, nella storia di una bambina che lo stava aspettando da tempo... riuscirà finalmente a concludere la sua ricerca?


Non è colpa mia, di Christian Voltz, per Arka edizioni, è una storia semplice, che inizia dall'uccisione di un ragnetto da parte di una contadina, spaventata dal terribile, a suo parere, insetto.
Anche qui l'effetto ripetizione struttura, quindi, una catena di discolpe e di attribuzioni della colpa da parte dei vari personaggi agli altri, finché non si scopre che una zanzara... ha avuto la meglio, nella stalla, a causa di tutto questo subbuglio.
Ma la contadina, alla fine, ammetterà di chi è stata veramente la colpa?


Per gli 8/10 ANNI

Pippi Calzelunghe, di Astrid Lindgren, edito da Salani è un classico della letteratura per l'infanzia.Uno di quei libri che ha fatto dell'anticonformismo e del potere dell'immaginazione due capisaldi della crescita di un bambino.
Uno stralcio, in particolare, è stato scelto e letto con espressività per l'occasione: quello che riguarda lo "spunk", una parola dal potere metaforico, capace di creare, grazie ad un suono accattivante, una realtà ancora più magica e surreale. La ricerca dello "spunk" è ciò che anima i piccoli protagonisti della storia a vivere esperienze bizzarre e incredibili, fino a che non riusciranno ad individuarlo.
Chissà che questo "spunk" non abbia qualcosa in comune con gli altri protagonisti delle storie precedenti?

La staffetta di storie si è, quindi, alternata a quella dei laboratori creativi che hanno ricreato i protagonisti delle storie lette, con l'uso di materiali diversi e di tanta, tanta, tanta fantasia!

lunedì 24 aprile 2017

EMOZIONI ED AFFETTI: IL BUCO di Anna Llenas

Una storia efficace, vera e dalle molteplici declinazioni quella narrata dalle puntuali parole e dalle suggestive immagini di Anna Llenas ne Il buco, per Gribaudo editore. Una storia che ne comprende mille al contempo: quella di chi cerca sempre qualcosa che lo soddisfi, quella di chi prova a far emergere le proprie risorse, quella di chi tenta di cambiare, quella di chi combatte le proprie carenze e poi quella di chi guarda avanti e cerca negli altri un punto di arrivo e una nuova partenza.

Una storia, dunque, che è capace di trasformare le emozioni della vita: la tristezza in speranza, l'inquietudine in serenità, l'assenza in presenza, per adattarsi, per crescere e per dare un senso agli eventi e un riscatto a se stessi.


E così, da un giorno all'altro, appare un grande buco nella pancia di Giulia, una bimba gioiosa e serena. E questo le cambia ogni cosa...



DAL BUCO ESCE IL 

FREDDO








E APPAIONO

MOSTRI ORRIBILI, 

FAMELICI

E DIVORATORI.








GIULIA PROVA DIVERSI TIPI DI 

"TAPPO"


PER CHIUDERLO, 

MA NESSUNO FUNZIONA...





FINCHE' UN GIORNO

COMINCIA A CERCARE DENTRO DI SE'



E DAL BUCO NELLA PANCIA ESCONO...



PAROLE







E POI...



COLORI






... E ANCORA


 MONDI

MERAVIGLIOSI



IL BUCO, ALLORA, DIVENTA OCCASIONE 


DI SCOPERTA DI SE' E



  DI CONOSCENZA DEGLI ALTRI...




E CHISSA' SE MAI SCOMPARIRA'?



Questa animazione, così reale e tangibile, è nata da una duplice necessità: rendere al meglio la concretezza della storia e leggerla a bambini di 5 anni, della Scuola dell'Infanzia, che avevano già un lavoro pregresso sulle emozioni.

Il gradimento è stato alto e il messaggio è stato veicolato. E il "GRAZIE" delle colleghe, profumato di fiori e di Primavera, è arrivato anche a me, colmando il mio buco nella pancia.


Età di lettura consigliata: dai 5 anni in su.

martedì 21 marzo 2017

21 MARZO: GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA

L'arrivo della Primavera, da sempre, porta con sé la voglia di condividere con la natura il senso di rinascita, di bellezza e di vita, gioiosa e feconda.
Con i bimbi, mi sembra il periodo più indicato per lasciare spazio alle risonanze interiori, alle immagini leggiadre, all'aspirazione all'infinito, che abita ciascuno.

Quest'anno ho scelto un albo illustrato che, da tempo, mi ispirava in tal senso, ma che non avevo mai avuto modo di apprezzare in tutto il suo profondo e delicato incanto. 
E così i piccoli hanno assaporato il nuovo genere letterario, e il suo linguaggio, attraverso l'ascolto della suggestiva storia e l'ammirazione delle coloratissime immagini dell'albo: Questa è la poesia che guarisce i pesci, scritto da Jean Pierre Siméon e illustrato da Oliver Tallec, per Lapis edizioni.

Entrare in questa storia è stato come accompagnare Arturo, il suo giovane protagonista, "a caccia" di un antidoto speciale in grado di guarire dalla noia il suo piccolo amico Leòn, un pesciolino rosso, chiuso in una boccia di vetro. La mamma gli suggerisce di trovare, per l'animaletto, una poesia e, a questo invito, segue la sua ricerca dappertutto e da tutti, pur di carpirne il significato segreto.
Ogni riposta che trova è un pezzetto di puzzle, che solo alla fine riuscirà a ricomporre in una splendida e nuova poesia che racconta la poesia, attraverso paragoni, metafore e personificazioni.
Un libro, quindi, che sostituisce mille spiegazioni didattiche, perché co-costruisce, in modo corale, il significato e il senso della poesia attraverso una storia che si imprime nel cuore dei bimbi, per la sua raffinata intensità e per il connubio, perfetto, tra immagini date dalle parole e immagini rese dalle illustrazioni.

Dopo la rilettura, doppia, ne è seguito un laboratorio poetico, per poeti... ormai "in fiore", vista la stagione!
E proprio in tema con il "puzzle" di risposte ricomposte da Arturo, nella storia, anche la classe è divenuta un puzzle. La tecnica utilizzata è stata, appunto, quella della jigsaw classroom
In un primo momento i bambini sono stati divisi in tre gruppi, cosiddetti esperti; ad ognuno è stato assegnato un numero (1, 2 o 3). In base al numero, ogni gruppo ha lavorato rispettivamente su:
1. paragoni
2. metafore
3. personificazioni
legate ai temi, primaverili, assegnati: 
LA RUGIADA
LA NEBBIA
LA PIOGGIA
LA PRIMULA
LA FARFALLA
Ne era stato selezionato anche un sesto: LA RONDINE, ma per mancanza di alcuni bambini, è stato eliminato.


Al termine della prima fase, tutti sono stati rimescolati e sono stati formati cinque nuovi gruppi, uno per tema, con la presenza di un rappresentante per ciascun componente (1, 2 e 3) della prima fase. In tal modo, ogni gruppo, unendo paragoni, metafore e personificazioni ha prodotto una poesia, proprio come era successo ad Arturo, nell'albo letto.


Il risultato è stato quello di produrre almeno cinque poesie primaverili, da condividere con gli altri e da trascrivere su biglietti decorati, con nastri e fiori, da regalare il 21 Marzo, a chi si desidera.

LA RUGIADA
È come biglia trasparente,
è una lacrima sull’erba:
rotola sui prati.
LA NEBBIA
È come un lenzuolo bianco.
È una muraglia che copre l’universo.
Avvolge, con un mantello, il mondo.
LA PIOGGIA
È come rugiada fresca,
è un tamburello che batte un ritmo
e annaffia i fiori.
LA PRIMULA
È come un arcobaleno di petali,
è una farfalla profumata sull’erba:
colora i prati di primavera.

LA FARFALLA
È come un fiore che volteggia nel cielo,
è una foglia colorata che vola sul prato;
danza di margherita in margherita.

Ecco i messaggi fioriti e primaverili...


facili e veloci da preparare:

- si tagliano dei cartoncini colorati (formato A4) a metà , si arrotolano e si fermano con due punti metallici;

- si decorano con dei nastri, a piacere (io ho usato della rafia di colore naturale);

- si incollano dei petali di stoffa (o di carta) di vari colori e si incolla (con la colla a caldo) un fiorellino sopra;

- all'interno si infila, arrotolata, la poesia scelta e...

il messaggio è pronto!



Altri spunti per un laboratorio poetico, legati ad altri albi per l'infanzia, si possono trovare ai seguenti post:

- UN MAGGIO POETICO
- GIOCHI DI MOVIMENTI: L'ALFABETO DEI SENTIMENTI di J. Carioli e S. M.L. Possentini

Età di lettura consigliata: dagli 8 anni in su

venerdì 17 marzo 2017

A SCUOLA SI LEGGE... POPOTUS!

Da gennaio la lettura del quotidiano, a scuola, è iniziata come sfida, ma il coinvolgimento è diventato presto contagioso tanto da essersi trasformato, ora, in una staffetta: a turno, due giorni la settimana, i bimbi di 9-10 anni si alternano nella condivisione, con i compagni e con la docente dell'ultima edizione, del giornale, in particolare di alcune notizie per loro più appassionanti.

C'è il lettore che approfondisce tutti gli articoli, sorseggiandoli dal primo all'ultimo, per dissetare la propria diligente curiosità, ma c'è anche il lettore che ama spiluccare, tra le pagine, alla ricerca dell'informazione sorprendente, o curiosa, magari anche da allungare ad un amico o ad un parente che possa esserne interessato; poi, ancora, c'è quel lettore meno forte che, tra le sue pagine, adora scorgere il gioco, la barzelletta, l'immagine che più sa attirarne l'attenzione. 
Ecco, a ciascuna delle tre tipologie di lettore, Popotus sa indirizzarsi e declinarsi, e questo lo rende piacevole, frizzante, versatile...

Uno dei primi aspetti di notevole impatto emotivo, sia a livello di interesse, sia nei suoi risvolti in termini di cittadinanza attiva, è stato il tema del WEB, in tante delle sue sfaccettature. Questo topic ha acceso un vivace dibattito, che dalla classe è sconfinato a casa, sull'uso delle nuove tecnologie e di internet e che poi è ritornato tra le pareti della scuola, come forma di confronto e di ascolto reciproco.



Il risultato è stata la creazione di un attestato del buon "internauta", che garantisca la sicurezza e la consapevolezza del minore, nell'accesso alla rete.
Ogni bambino si è, dunque, impegnato con i genitori a mettere in atto dei comportamenti corretti e controllati.





Gli alunni, inoltre, grazie alla lettura sistematica degli articoli di Popotus si sono resi conto, senza che l'insegnante glielo facesse notare, che ci sono cicli di informazioni; essi attirano l'attenzione del quotidiano e dei lettori e ritornano nel tempo, rispetto ad altre notizie. E proprio quello della connessione al web è stato uno di questi, anche per il forte impatto personale e sociale che sta avendo, nella vita di tutti e di ciascuno.
Si propone, di seguito, una carrellata dei principali articoli approfonditi, con riferimento alla data dell'edizione.




ESSERE IPERCONNESSI NON È SENZA RISCHI
EDIZIONE DEL 02/02/2017


IL PERICOLO C' È. E SI VEDE
EDIZIONE DEL 07/02/2017


CERCHI LA GUERRA, TROVI LA PACE
EDIZIONE DEL 09/02/2017



MA CHE NOTIZIA È SE LA FONTE NON C È
EDIZIONE DEL 14/02/2017



L'ALTRUISMO VIRALE DURA POCO
EDIZIONE DEL 23/02/2017



AUTOSCATTI A RISCHIO
EDIZIONE DEL 16/03/2017




La buona abitudine di leggere e discutere alcune notizie, per aprire una finestra su di sé e sul mondo, vorrebbe trasformarsi in esigenza di conoscere, di capire e approfondire. Per questo si continuerà a sfogliare le pagine del quotidiano, alla ricerca di spunti per dibattiti significativi, capaci di far crescere e maturare.

martedì 7 febbraio 2017

IL GUSTO UNICO DI... QUELLO SPECIALE

Le emozioni hanno colori, suoni e sapori speciali.
Chiara Lorenzoni, con la sua penna dolce e raffinata, è riuscita a dare un'idea a questa complessa realtà, in modo semplice ma efficace, quasi come un gioco... un gioco linguistico.
Sì, perché il testo è composto di frasi, quasi di indovinelli senza punti interrogativi, che si agganciano l'un l'altro, spaziando in una varietà esperienziale ampia, eppure ben conosciuta dal mondo infantile. E così l'aggancio alla realtà, per i piccoli lettori, è automatico e l'identificazione scatta subito, scavando anche nel profondo, smuovendo magari emozioni non dette, ma note, oppure risvegliando cari ricordi personali, più o meno lontani.
Le immagini, poetiche ed eleganti di Francesca Dafne Vignaga, completano il testo in una sorta di storia parallela, evocando sconfinata tenerezza. 
E così questo albo illustrato, edito da Lapis edizioni col titolo di Quello speciale, offre un'occasione privilegiata, ai bimbi, per condividere nel gruppo tematiche affettive, superando un po' la timidezza o la titubanza. C'è allora chi racconta "quello speciale" con un familiare, con un pari, oppure verso un animale domestico o, ancora, con le foto di qualche persona cara lontana...
Anche la pittura ne offre molti, all'ammirazione estetica del pubblico: i più famosi sono tra angeli o tra innamorati, ma anche quelli tra mamma e figlio hanno ispirato molti noti artisti, che hanno fatto la Storia dell'Arte. 


Dopo questo excursus estetico, in una sorta di galleria virtuale su internet, non è rimasto che apprezzare anche il sapore di certi dolcetti, che con "quello speciale" hanno qualcosa in comune...

E non è un caso se le emozioni non abbiano solo "parole per dirle", "gesti per mostrarle" oppure "immagini per ammirarle", ma anche, e soprattutto, sapori, speciali, che dal gusto si allargano al cuore, in un tutt'uno che abbraccia mente e affetti, chimica e ambiente.

Ci sono così giorni dall'aroma:
- dolce;
- delicato;
- saporito;
- insipido;
- amaro;
- pungente...





Ma per noi tutti Quello speciale ha avuto un gusto UNICO, che ciascuno ha cercato dentro di sé, ma che, nella condivisione, altro non è stato se non 


GRADEVOLE E AMABILE... 


come quello delle leccornie che hanno soddisfatto i giovani palati!




Età di lettura consigliata: dai 6 anni in su

sabato 21 gennaio 2017

UN VIAGGIO NELLA MEMORIA: Le valigie di Auschwitz di D. Palumbo


Ci sono viaggi liberi e viaggi obbligati, viaggi di piacere e viaggi dolorosi, viaggi della speranza e viaggi a senso unico: di sola andata, senza ritorno.
Al secondo tipo di questi viaggi fa riferimento il libro di Daniela Palumbo, Le valigie di Auschwitz, per Piemme edizioni.
E in questo solco si inserisce anche la riflessione per la Giornata della Memoria, il 27 Gennaio; una riflessione che scava nella memoria del cuore, oltre a quella storica, per non dimenticare le assurdità delle discriminazioni, le estreme conseguenze dell'esclusione e le tante vittime innocenti della Shoah.

Ecco, allora, che come richiamo al tema, duplice, del libro e della Storia, è stata appesa una valigia, davanti alla foto dell'ingresso del campo di concentramento di Auschwitz. Questa valigia, proprio il 27 Gennaio, sarà riempita di tracce, di oggetti significativi legati a ciascuno dei cinque protagonisti del testo della Palumbo :
- Carlo, un bambino italiano;
- Hannah e Jacob, due fratelli tedeschi;
Émeline, una bimba francese;
- David, un ragazzino polacco.
Tutti e cinque sono bambini ebrei, che vivono in diverse città europee, che condividono l'effetto delle leggi razziali: l'esclusione dalla vita sociale e la dura realtà di una partenza non voluta, di sola andata.


Con i bambini sono state selezionate tre delle quattro storie del libro: quella di Carlo, quella di Émeline e quella di David, una per ciascuna delle tre classi che hanno organizzato la commemorazione di questa giornata. 
Dopo aver condiviso la storia di ognuno di loro, a turno è stato depositato, sopra le valigie, un segno, un indizio legato alla loro dolorosa partenza:





- dei biglietti del treno;

- un messaggio speciale;


- uno spartito musicale.

In questo viaggio, di conoscenza, di riflessione e di cambiamento interiore, i libri sono ottimi compagni. 
Così sono stati offerti anche altri titoli, che narrano storie di bambini o ragazzi, la cui testimonianza narra di una Storia più ampia, di una drammatica pagina dell'esistenza umana che va approfondita, per non dimenticare e perché non abbiano più a ripetersi aberranti tragedie.
Ognuna di queste storie rimarca, con forza, l'importanza della dignità umana, contro ogni forma di prepotenza e di violenza.

Età di lettura consigliata: dai 9 anni

lunedì 2 gennaio 2017

PROPOSITI PER IL NUOVO ANNO: leggere la realtà, a scuola


"Questo libro dovrebbe piacerti" è stata la frase che ha accompagnato il regalo di Natale di papà, per me.
E devo dire che ha centrato nel segno.
Diari di maestri (e anche di alunni) ce sono diversi, nel panorama editoriale, e anche di saggi sulla scuola; ma questo testo ha saputo coinvolgermi in una lettura motivata e curiosa, perché in parte parla anche di me o, meglio, racconta dalla voce di Alex Corlazzoli, giornalista e docente, le nuove generazioni di studenti (e anche di insegnanti), le loro ambizioni e le loro inquietudini, la loro ricerca di senso e le contraddizioni che impastano il vissuto quotidiano, a scuola come nella vita.


E allora, perché non utilizzare le vacanze di Natale per stimolare una riflessione da condividere, il 9 Gennaio, in aula, per sviluppare davvero quelle competenze che formeranno il cittadino di domani?
TUTTI IN CLASSE, Un maestro di scuola racconta, di Alex Corlazzoli, per Einuaudi, mi ha accompagnata in questo percorso di scoperta e di conferma di modalità di lavoro, tanto da impormi la realizzazione di almeno tre propositi di lettura, per il nuovo anno:

1. leggere un quotidiano, almeno una volta la settimana (nel caso specifico con il linguaggio e il formato di Popotus, l'inserto di Avvenire pensato ad hoc per i bambini, che esce il martedì e il giovedì), per aprire una finestra sul mondo ed una in più su sé stessi, come già sperimentato positivamente qualche anno fa.
L'impegno sarà quello, di tanto in tanto, di condividere le riflessioni o le declinazioni della lettura del quotidiano in classe, su questo blog, perché le notizie si trasferiscano dalla carta stampata, o dal web, alla vita.
Per maggiori informazioni, rimando al sito specifico: https://www.avvenire.it/popotus

2. incentivare le letture che producono memoria e coscienza dei diritti/doveri di ciascuno; non solo quindi per la Giornata della Memoria, il 25 Aprile, il 2 Giugno... che già si commemorano, ma anche per educare alla conoscenza di chi, con il proprio esempio di vita, ha contribuito all'evoluzione sociale.
Molte case editrici si stanno muovendo in tale direzione.
Specifico, qui sotto, alcuni link (interni al blog) con esperienze di letture e animazioni in questo senso, alle sezioni indicate:

3. promuovere letture differenti, capaci di soddisfare ogni curiosità, di porre interrogativi, di dare risposte di senso alle situazioni. L'imperativo, in primis, è proporre una grande varietà di titoli, anche per orientare i bambini verso le biblioteche che, sempre più di frequente, propongono il servizio di prestito interbibliotecario, per ampliare il patrimonio librario provinciale e non solo. Gli albi illustrati, proprio per il loro "codice" della densità e profondità, nella sintesi di una storia dal contenuto breve, si offrono alla scuola come risorsa privilegiata, in un contesto dove il tempo a disposizione sembra sempre non bastare.
In realtà, il tempo dedicato alla lettura di un albo alimenta lo stupore, la "magia", il sogno e, dunque, anche gli apprendimenti, perché attività vissuta come altamente motivante e non "strettamente" scolastica. Si veda, tra gli altri, l'esempio eccellente dell'insegnante di Scuola Primaria, Antonella Capetti, nel suo blog Apedario. Ogni giorno, nella sua classe, si fa scuola con libri e albi illustrati di qualità, che trasformano l'aula in un tappeto "volante" verso mondi nuovi e sempre diversi.
Per maggiori informazioni si visiti http://apedario.blogspot.it/


Ultimo, ma solo in termini di adeguamento tecnologico, e non di importanza, perché rimarrà ancora per un po' un desiderio (che dovrà attendere un tempo imprecisato, ma che spero sia sempre più breve): 
iniziare i bimbi, anche i più piccoli, alla lettura di libri e albi illustrati interattivi, in formato digitale, per far amare maggiormente le storie di sempre: Pinocchio, L'Odissea... ma con la possibilità di leggere e avere diverse opzioni di scelta, per approfondire, ascoltare, guardare in avanti...





Un grazie, quindi, ad Alex Corlazzoli perché, con i suoi spunti, nati da esperienze di insegnamento vivaci e stimolanti, ha saputo contagiarmi di entusiasmo e consolidare la mia voglia di imparare ad imparare, con gli alunni e per gli alunni, in compagnia di buone letture.